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Limoni Fermentati

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Una preparazione semplicissima, tipica della cucina marocchina. Si fa di solito con i limoni piccoli, quelli estivi, che hanno la buccia un po’ meno spessa e ci mettono meno tempo a marinare.

Dovrete aspettare alcune settimane per assaggiarli. Sarete divorati dalla curiosità e alla fine il risultato è strabuono (il sale toglie l’amaro ai limoni e lascia solo il loro splendido aroma fresco e le note alte).

L’unico pensiero che avrete sarà come utilizzarne più possibile.

Ingredienti per Limoni Fermentati

  • 1 Kg di limoni piccoli e naturali
  • 100 gr di sale marino grosso
  • spezie a piacimento se gradite: grani di pepe, chiodi di garofano, foglie di alloro

Come fare i Limoni Fermentati

Lavate e asciugate bene i limoni.

Tagliate via le punte (solo pochi millimetri) e poi tenendoli in verticale tagliateli in quattro spicchi senza arrivare fino in fondo, in modo che rimangano attaccati ma si possano aprire bene.

Prendete un bel barattolo di vetro, mettete sul fondo due o tre cucchiai di sale, poi con il sale riempite tutto l’interno dei limoni e man mano adagiateli nel barattolo.

Dopo qualche ora i limoni dovrebbero rilasciare molto liquido, e alla fine dovrebbero essere completamente immersi (molto importante). Eventualmente aggiungete succo di limone fino a coprire.

Richiudete il barattolo e mettetelo da parte al fresco per un mese, agitandolo ogni tanto e rivoltandolo anche a testa in giù.

Trascorso questo tempo aprite il vasetto, controllate che non ci siano muffe o altro (molto molto difficile che accada) annusate il profumo meraviglioso, staccate uno spicchio, asportate la parte interna, sciacquate la buccia “caramellata” e assaggiate.

Limoni Fermentati: come utilizzarli al posto del sale

  • Con i legumi: Riducete un limone a dadini minuscoli e aggiungeteli alla vostra zuppa di lenticchie o di ceci preferita negli ultimi cinque minuti di cottura.
  • Nei sughi di carne: Inserite un limone intero nel sugo durante la cottura ed eliminatelo prima di servire oppure tagliatelo a striscette sottili e lunghe due centimetri ed aggiungetele negli ultimi cinque minuti di cottura.
  • Nel cous cous: Se lo preparate caldo secondo la ricetta marocchina, potete inserire un limone intero durante la cottura del brodo o aggiungerne dei dadini alla fine. Nelle insalate fredde, a dadini minuscoli, darà un profumo impareggiabile se lo inserite nella preparazione mezz’ora prima di servire.
  • Sul pesce: Coprite dei filetti in padella di cubetti di limone marinato e cipolla, aggiungete delle olive nere e cuocete con il coperchio, infine spolverate di prezzemolo tritato a fine cottura. Potete usare la stessa ricetta per preparare anche delle fettine di pollo.
  • Con gli spaghetti: Preparate un condimento veloce per gli spaghetti saltando in padella qualche pomodorino, dei capperi, qualche foglia di menta e un trito di limone marinato.
  • Nell’insalata: Condite con olio, menta e limone marinato.

Buon lavoro !!

Mirella

Approfondisci l’argomento marinatura leggendo l’articolo del mio blog cliccando quì: “Marinate di terra e di mare”

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La curcuma in cucina

curcumaBlog

Consumare cibo arricchito con la curcuma è un ottimo modo per promuovere la salute.

I principali elementi curativi della curcuma sono i curcuminoidi, pigmenti fenolici dalle importanti e documentate proprietà curative.

I loro benefici sul benessere dell’organismo sono i seguenti: antinfiammatori, antiossidanti, antitumorali.

Quando viene cucinata, sviluppa una lieve fragranza che ricorda in qualche modo lo zenzero e l’arancio, con un sapore leggermente pepato.  La curcuma lo stato naturale è piuttosto ruvida e aggressiva, ed è per questo che la sottopongono sempre a cottura. L’aspetto infatti si ammorbidisce di sapore quando viene cucinata. È sufficiente scaldare poco olio in una padella e aggiungervi la curcuma a pioggia rimestando continuamente perché non bruci; in pochi secondi ne percepirete il profumo deliziosamente aromatico e capirete anche perché gli indiani ne sono così appassionata se non sentite sprigionare il profumo, significa che la spezia non è più fresca.

Alcuni suggerimenti per usare più spesso la curcuma in cucina

  • Fate scaldare dell’olio in una padella e aggiungete la curcuma, quindi aggiungete delle verdure e fatele saltare
  • Provate a fare la stessa cosa scaldando curcuma e acqua e aggiungere delle mele a fettine
  • Aggiungete della curcuma alla ricette classiche di carne, pollame e pesce saltati in padella o appena scottati

Quanta curcuma bisogna utilizzare?

Mediamente un cucchiaino di curcuma  al giorno ripartito su tre pasti.

Per ottenere risultati duraturi bisogna con costanza aggiungere spezie per insaporire i nostri piatti (meno sale e più salute!!!!!).

Utilizzo della curcuma fresca in radice

Questa spezia può essere utilizzata anche fresca, per insaporire i piatti sfruttando al meglio tutte le sue proprietà benefiche, come minerali e vitamine.

La radice fresca di curcuma contiene inalterati principi attivi in quantità maggiore rispetto alla polvere.

Quando utilizzare la radice di curcuma

È perciò possibile utilizzarla in sostituzione della polvere qualora si volesse mantenere un sapore più forte e risultati più accentuati.

La radice di curcuma può essere utilizzata proprio come quella di zenzero, quindi per esempio grattugiata sulle verdure o sull’insalata.

Come utilizzare la radice di curcuma

Per usarla bisogna innanzitutto lavarla bene e asciugarla.

Dopo di che, bisogna togliergli la parte più dura della scorza, con l’aiuto di un coltello o di un pelapatate. Grattugiare poi la radice direttamente sul piatto o tagliarne piccole e sottili fettine con un coltello. Si consiglia di aggiungere anche dell’olio e del pepe nero, che si sposano alla perfezione con questa gustosa radice.

Se decidete di utilizzarla sulle verdure cotte, è meglio aggiungerla proprio alla fine.

La curcuma si può utilizzare anche nelle ricette dolci per ampliare il suo utilizzo e cercare di raggiungere il consumo del cucchiaino al giorno.

Di seguito una ricetta vegan e senza glutine del mio blog  che piacerà a tutti:

Crema pasticcera senza uova alla curcuma

Mirella

Altre ricette del blog in cui si utilizza la curcuma:

Brodo giallo

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Marinate di terra e di mare

marinatura

Meno sale, più gusto: consigli per insaporire i cibi in modo diverso

Il significato originario di marinare è mettere in acqua marina, ossia in salamoia. Col tempo, questa tecnica culinaria è passata ad altri ingredienti nei quali immergere i cibi.

Lo scopo però è lo stesso: rendere più morbidi, saporiti e conservabili gli alimenti.

Nei paesi a cultura mediterranea troviamo tante ricette di ortaggi e pesce marinate.

Gli alimenti da utilizzare per la marinatura

  • L’acido che serve: comunemente viene utilizzato il succo di limone rafforzato o sostituito da quello di altri agrumi come arancia o pompelmo. In alternativa, troviamo l’aceto o i prodotti fermentati come lo yogurt. La funzione principale dell’ingrediente acido è quello di intenerire gli alimenti da marinare, rendendoli più digeribili.
  • Olio per il gusto: il più utilizzato è l’olio extravergine d’oliva, ma danno buoni risultati anche gli oli profumati come quello di sesamo. Tuttavia, gli oli dal sapore neutro come quello di girasole possono essere consigliati nelle marinate particolarmente ricca di ingredienti saporiti o aromatici. L’importanza dell’olio è legata alla sua capacità di trattenere non solo il sapore naturale dell’alimento ma anche l’umidità di quest’ultimo.
  • Aromi e sapori: oltre al vasto repertorio di spezie, ed erbe, molto comuni sono aglio cipolla o elementi dolci come zucchero e miele, ma sono gradevoli anche alcune salse come quella di soia, il tabasco e diversi pesti.

La procedura corretta per la marinatura

Disponete gli ingredienti da marinare in uno strato poco alto in un contenitore di vetro o ceramica. Coprite con il coperchio con un foglio di pellicola e poi con un secondo di alluminio per impedire il passaggio della luce.

Conservate la marinata in frigorifero, riportando a temperatura ambiente prima del consumo

Quale errore non va fatto nella marinatura?

Marinare per eccesso, “perdendo” il prodotto: attenzione ai cibi molto delicati, come i filetti di piccole dimensioni, da non lasciare troppo ammollo.

La marinatura va dosata con eleganza…

Mirella

Ecco alcune ricette sfiziose del mio blog in cui viene usata la marinatura:

Cosce di pollo leccate

Agretti in marinata agrumata alle olive 

Limoni Fermentati

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Spezie e aromi nel Caffè

SpezieAromi.nelCaffè

L’abitudine di aromatizzare il caffè è molto diffusa in particolare nei paesi nordafricani, in cui le spezie sono sono protagoniste in tutta la cucina.

Da noi i caffè aromatizzati sono spesso miscele scadenti, ottenute con aromi chimici.

Impariamo allora partendo dalla qualità di caffè che preferiamo, ad aggiungervi profumi e gusti in più, con metodi semplici e naturali.

SpezieAromi.nelCaffè

Come aromatizzare il caffè

Una volta scelta la miscela di caffè o di un’altra bevanda preferita (ad esempio orzo), potete passare all’aromatizzazione.

Ecco i metodi per farlo:

  • Spezie aromi possono essere inseriti direttamente nel filtro della moka.
  • Spezie e aromi possono essere immersi nel caffè macinato per un certo periodo, in modo che questo ne assorba le essenze.

La parte oleosa del caffè, infatti, è in grado di inglobare le sostanze volatili e quindi l’aroma intenso delle spezie.

Da provare anche l’abbinamento con il cacao, che dona rotondità e un tocco goloso a caffè e ad orzo.

Perfetto per miscele solubili.

Caffè in moka al cardamomo

Ingredienti per una moka da quattro persone:

  • 3 capsule di cardamomo,
  • miscele di caffè per moka

Schiacciate le capsule in modo da estrarre i semi neri del cardamomo. Preparate il caffè con la moka, come d’abitudine, aggiungendo nel filtro anche i semi.

In alternativa potete porne pochi sul fondo di ogni bicchiere o tazzina, versandovi sopra il caffè bollente e lasciandolo riposare qualche istante.

I semi tenderanno a restare sul fondo della tazza.

Caffè di cereali goloso

Ingredienti per circa 120 g di caffè di cereali in polvere

  • 100 g di caffè di cereali solubili,
  • 2 cucchiai di cacao amaro in polvere,
  • 1 stecca di vaniglia

Miscelate bene il caffè al cacao.

Mettete il tutto in un barattolo, insieme alla stecca di vaniglia.

Lasciate aromatizzare il tutto per circa una settimana, poi eliminate la stecca di vaniglia e la miscela è pronta da preparare, a vostra scelta, con acqua, latte caldo o bevande vegetali.

Guarda anche Caffè Speziato all’arancia

Vuoi preparare dei golosi Biscotti?

Clicca  su “Biscotti al Caffè”.

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